Edward Lucie Smith

Dal cat. della mostra “Artists of the Ideal - Nuovo Classicismo”, Palazzo Forti, Verona, 2002, Ed. Electa 2002
I paesaggi di Bartolini fanno riferimento al momento della nascita della rappresentazione del paesaggio come genere indipendente. Nei dipinti di Bartolini si ritrovano sia aspetti della fantasia dei manieristi dei Cinquecento, quali Niccolò dell'Abbate, sia riferimenti alle opere degli artisti dell'Europa settentrionale che lavoravano in Italia nel Seicento, tra cui Adam Eisheimer e Paul Brill. Quindi Bartolini non è "classico" nel senso in cui lo sono Nicolas Poussin e Claude Lorrain, invita piuttosto l'immaginazione a entrare in un ambito diverso e più dinamico. Questo dinamismo è legato all'irrequietezza e al desiderio di sperimentazione insiti nel suo talento che non si limita ai formati convenzionali. Per esempio, Bartolini si è dedicato di recente anche a stupendi mobili dipinti: ecco un artista che sovverte incessantemente le proprie fonti, ricordando allo spettatore che i paesaggi onirici da lui creati vanno sempre interpretati da una sensibilità moderna.